
COS’È LA CONSOB?
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La Consob (Commissione Nazionale per le Società e la borsa) è l'organo di controllo del mercato finanziario italiano.
Di cosa si occupa:
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Verifica la trasparenza e la correttezza dei comportamenti degli operatori per la salvaguardia della fiducia e la competitività del sistema finanziario, la tutela degli investitori, l'osservanza delle norme in materia finanziaria.
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Vigila per prevenire e, ove occorra, sanzionare eventuali comportamenti scorretti; esercita i poteri attribuiti dalla legge affinché siano messe a disposizione dei risparmiatori le informazioni necessarie per poter effettuare scelte di investimento consapevoli.
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Opera per garantire la massima efficienza delle contrattazioni, assicurando la qualità dei prezzi nonché l'efficienza e la certezza delle modalità di esecuzione dei contratti conclusi sui mercati regolamentati.
APRIRE IL DIBATTITO
Nel maggio del 2021, il Dott. Paolo Ciocca ha sostenuto un dibattito circa le iniziative regolamentari nel campo Fintech, approfondendo 4 aree fondamentali, inserite tra gli obiettivi del Digital Finance Package - adottato dalla Commissione europea il 24 settembre 2020 -; lo stato delle discussioni e delle principali questioni aperte presso le istituzioni europee. Infine, ha tratto alcune considerazioni generali, evidenziando rischi e opportunità offerte dai nuovi scenari.
Digital Finance Package: il 24 settembre 2020 la Commissione Europea ha adottato un nuovo pacchetto legislativo sulla Digital Finance che comprende significativi interventi in ambito Digital Identity, Open Finance, cryptoasset, stablecoin, DLT, tutela del consumatore, resilienza digitale e la definizione di nuove strategie di pagamento al dettaglio che comportano una revisione della PSD2 e preludono a una possibile PSD3.
Quali sono le priorità a cui deve rispondere il pacchetto:
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rimuovere la frammentazione del mercato unico digitale nell’ambito dei servizi finanziari, permettendo l’accesso transfrontaliero mediante passaporto;
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agevolare l’innovazione anche tramite l’utilizzo della tecnologia di registro distribuito (DLT) e dell’intelligenza artificiale (IA);
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adottare una strategia europea dei dati, potenziando l'accesso e la condivisione all'interno dell’Unione;
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gestire i nuovi rischi, salvaguardando stabilità, tutela del consumatore, integrità del mercato, concorrenza leale e sicurezza.
Il blocco di proposte legislative della Commissione europea, che si muove in questa direzione, si compone di regolamenti “verticali” e “orizzontali”.
Tra i “verticali” troviamo MiCA e Pilot rispettivamente per l’introduzione di una disciplina bespoke del mercato dei crypto asset diversi dagli strumenti finanziari e una sperimentazione che permetta alle autorità nazionali, - coordinate dall’ESMA - di accordare deroghe mirate a una disciplina UE pensata prima dell’avvento della DLT con la possibilità di testare nuovi modelli di business disintermediati, svolgere su un’unica piattaforma le funzioni di trading e post-trading e adeguare le attuali norme alle caratteristiche delle infrastrutture distribuite, permettendo così la nascita di un mercato secondario degli strumenti finanziari emessi in forma di token.
Tra quelli “orizzontali” DORA, sulla cyber security, che ha l’obiettivo di innalzare gli standard di sicurezza cibernetica in tutta l’Unione Europea, ampliando il perimetro del concetto di mondo finanziario: il mondo finanziario viene definito in modo ampio, comprendendo anche i servizi di audit.
Il Dott. Paolo Ciocca ha tratto dunque numerosi spunti di riflessione, soffermandosi anche su questioni aperte che riguardano ognuna di queste regolamentazioni.
(Per leggere l’intervento in modo integrale, si prega di consultare questo link).
Quali sono i rischi e opportunità da questi nuovi scenari?
Questi elementi di accelerazione sui mercati globali sono forieri di numerosi rischi e altrettante opportunità.
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Il primo rischio sta nell’aumento della complessità insita nella finanza digitale; questa maggiore complessità va controbilanciata con un rafforzamento della tutela dei risparmiatori, ovvero la tutela alla fase della pubblicità, quando si ha a che fare con prodotti atipici o più difficili da comprendere.
Lo stesso approccio potrebbe essere adottato con riguardo ai crypto-asset diversi dai valori mobiliari. Sarebbe un modo di rendere più attuale l’art. 47 della Costituzione.
“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito.
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”
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Secondo rischio: la rete di connessione sociale è in grado di creare un’onda reale sul mercato come conseguenza di una connessione virtuale; è fondamentale essere consapevoli di sia facile manipolare l’informazione sui social anche in modalità automatizzata.
Il rischio sistemico emerge dalla somma delle due componenti, e può originare da speculatori o da altri soggetti, ad esempio statuali, anche attraverso proxy. Si tratta di un nuovo rischio sul mercato, che si manifesterà secondo modalità e scala nuove.
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Terzo rischio: il perimetro del Fin e del Tech. È presente una crescente evaporazione dei confini tradizionali. Ciò determina l’affidamento a provider tecnologici esterni anche per lo svolgimento di servizi core. Le nuove logiche di “piattaforma” implicano la necessità di una revisione del perimetro della regolamentazione. Bisogna dunque riflettere sui perimetri di regolamentazione per evitare “aree grigie”.
Tuttavia un approccio basato sulla dimensione del soggetto potrebbe non essere altrettanto efficace quando l’esternalizzazione riguardi attività core, ossia, quando l’outsourcing riguarda funzioni critiche, di fatto il rischio non è legato alla dimensione del soggetto su cui si esternalizza, ma anche sul “cosa” si esternalizza e sulla capacità di monitorare e intervenire in tempo.
Eppure quando queste teorie si tradurranno in qualcosa di concreto?
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Opportunità: presuppongono un cambio di paradigma, uno sforzo di sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale, facendola evolvere da fonte del problema a parte della soluzione, per anticipare e prevenire la manifestazione dei problemi.
In aree come l’ESG, l’importanza della profilatura tramite servizi avanzati di data analytics è assoluta, in quanto occorre elaborare una mole di informazioni qualitative e non strutturate.
Anche per il pricing la soluzione più efficiente diventa una “macchina” che aiuta a svolgere correttamente analisi e profilature complesse. Si tratta di soluzioni che il mercato sta già iniziando a offrire e sono convinto che nuovi soggetti comunitari si proporranno per questo servizio.
I CONSEGUENTI SVILUPPI
Nemmeno un mese più tardi, nel giugno del 2021, il Dott. Paolo Ciocca in veste di commissario, è intervenuto alla Camera dei Deputati nella VI Commissione permanente (Finanze).
PREMESSA
“Le proposte legislative in discussione fanno parte di un complessivo pacchetto che va compreso nella sua unitarietà. Le iniziative sono infatti parte di un’unica strategia che risponde all’esigenza di capitalizzare le opportunità e al contempo gestire i rischi che promanano dall’applicazione delle più recenti innovazioni digitali al mercato finanziario.
Tra gli aspetti di maggior rilievo vi è il fenomeno della frammentazione delle catene del valore.”
Diverse sono le cause (diverse regolamentazioni, aree geografiche e discipline differenti) perciò è richiesto un ripensamento su come salvaguardare l’integrità, la stabilità, la concorrenza leale e la sicurezza dei dati.
Il blocco comprende le regolamentazioni “verticali” MiCA, Pilot e quella “orizzontale” DORA. Il ciò va ovviamente raggruppato sotto il quadro generale della Digital Financial Strategy.
A monte vi è la Comunicazione della Commissione europea sulla open strategic autonomy nel settore finanziario del 19 gennaio scorso.
La vera ambizione è che l’Unione costruisca una propria autonomia strategica aperta, in particolare nel mercato finanziario.
“Una volta approvate, queste proposte daranno avvio ad un mercato finanziario digitale regionale per 500 mln di cittadini che competerà a livello globale, essendosi dotato di regolamenti e standard di sicurezza comuni a tutta l’Unione.”
PRINCIPALI PROFILI NEGOZIABILI
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Identificare più chiaramente gli ambiti di regolazione e vigilanza
Le proposte legislative in discussione delineano ambiti di applicazione molto ampio, includendo crypto-asset e relativi service provider oggi non regolamentati, con conseguente aumento delle attribuzioni e delle responsabilità di vigilanza a tutela dei risparmiatori. Al contempo, cresce il rischio di arbitraggio e sfruttamento di “aree grigie” della regolamentazione.
(Per leggere delle criticità trattate, segui questo link).
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Regolare nuovi player e nuovi prodotti secondo un principio di responsabilità e di neutralità tecnologica
Si prospetta un aumento della pressione competitiva sugli operatori tradizionali, insieme a un miglioramento della capacità di valorizzazione dei dati con la necessità di rendere più semplici ed efficienti i processi; inoltre si presenteranno nuove forme di raccolta di capitali e possibili diverse configurazioni del mercato.
Le regole in discussione amplieranno il perimetro della vigilanza per affrontare i rischi posti da nuove tipologie di prodotti e servizi che possono essere percepiti dai risparmiatori come alternative alle più tradizionali modalità di investimento.
(Per leggere delle necessità discusse, segui questo link).
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Aumento della complessità della finanza
Il MiCAR introdurrà un passaporto per le offerte di crypto asset, ossia nuovi prodotti atipici emessi sfruttando una tecnologia, la DLT, con peculiarità e complessità proprie. L’utilizzo della DLT apporta una maggiore disintermediazione negli scambi.
Le scelte di trading da parte di soggetti privi di particolare esperienza in campo finanziario e tecnologico risultano più esposte ad aggressive attività di marketing.
La complessità che ne deriva deve essere controbilanciata con un rafforzamento della tutela dei risparmiatori. In particolare tutti i principi base di CONSOB: assicurare poteri minimi omogenei delle Autorità nazionali, tutele in fase promozionale ed educazione finanziaria.
(Per avere più informazioni su questi principi, segui questo link).
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Centralità della sicurezza cibernetica
Dall’Audiziuone: Nel nuovo mercato digitale - in un mercato cioè non solo dematerializzato, ma dove gli strumenti finanziari sono rappresentati esclusivamente da codici crittografici irripetibili - non ci può essere fiducia senza sicurezza cibernetica.
Di fronte alle nuove regole europee la domanda di servizi legati alla sicurezza non potrà che aumentare e questo spinge a riflettere con urgenza sulla necessità di adeguare la futura domanda di questi servizi all’attuale offerta nazionale.
Ecco perché con DORA il legislatore interviene a razionalizzare e armonizzare la gestione dei rischi ICT delle entità finanziarie, imponendo test avanzati di resilienza dei sistemi nonché obiettivi di risultato in capo agli enti finanziari; ciò determina, tra l’altro, nuove responsabilità e skills in capo alle Autorità di vigilanza chiamate a “validare” l’esatto scope di tali test e i report e i remediation plan prodotti dalle entità finanziarie in esito agli stessi.
Con DORA sono inoltre conferiti alle Autorità di vigilanza finanziaria poteri di sorveglianza sui rischi dovuti alla dipendenza delle entità finanziarie da fornitori terzi di servizi: per questi viene previsto un sistema di oversight centralizzato a livello dell’Unione europea, i soggetti devono risiedere in UE e il presidio regolatorio e di vigilanza interviene sin dalla stipula dei relativi contratti di fornitura con le entità finanziarie, disciplinando finanche le fasi di esecuzione e conclusione dei contratti stessi.
Inoltre, la vigilanza UE è svolta da un c.d. Lead Overseer, un’Autorità capofila, rimanendo in capo all’Autorità competente di settore la vigilanza sull’entità finanziaria che ricorre a tali servizi. Si discute ora se tale Autorità capofila debba coincidere con l’Autorità Bancaria Europea (EBA). In questo caso occorrerà che l’architettura dell’oversight europea e nazionale garantisca in maniera chiara e puntuale il diretto coinvolgimento della CONSOB quale capofila per la vigilanza sulle infrastrutture di mercato.
CONCLUSIONI
(Per leggere le conclusioni complete, segui questo link).
Il Dott. Ciocca, dopo aver esposto le proprie deduzioni, conclude così:
Le nuove regole europee sulla finanza digitale rappresentano un big bang al quale bisogna dare una tempestiva risposta di sistema. Occorre cogliere l’occasione poiché, come disse lo scrittore austriaco Franz Werfel:
“tra troppo presto e troppo tardi c‘è sempre solo un batter d’occhio”
Enfatizzando quanto sia importante che tutto ciò diventi concreto e in tempi brevi. Nel momento in cui queste regolamentazioni diventeranno effettive, allora il mondo crypto potrà prosperare anche nel nostro Paese con opportunità inimmaginabili.
EDSX
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